Premessa: rating ESG e finanza sostenibile
I rating ESG (ambientali, sociali e di governance) non sono semplicemente uno strumento per dire se un’azienda è “sostenibile” o meno. Essi rappresentano un punto di incontro tra sostenibilità e finanza, fornendo una valutazione approfondita che aiuta investitori, istituzioni finanziarie e aziende a gestire rischi, identificare opportunità e orientare i capitali verso progetti che creano valore a lungo termine.
Questi rating sono fondamentali per la finanza sostenibile, ovvero quell’insieme di attività finanziarie volte a bilanciare il ritorno economico con benefici per la società e l’ambiente. Attraverso i rating ESG, gli investitori possono:
- Valutare la resilienza di un’azienda rispetto ai rischi ambientali, sociali e di governance.
- Individuare aziende che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG).
- Contrastare fenomeni come il greenwashing, garantendo che i loro investimenti abbiano un impatto reale e positivo.
Con questa premessa, diventa evidente perché il Regolamento (UE) 2024/…, recentemente adottato dall’Unione Europea, sia cruciale non solo per garantire la trasparenza dei rating ESG, ma anche per consolidare la fiducia nel mercato finanziario e promuovere un’economia sostenibile.
Che cosa prevede il regolamento?
Il nuovo regolamento introduce obblighi per i fornitori di rating ESG operanti nell’Unione Europea, con l’obiettivo di rafforzare la fiducia degli investitori e orientare i capitali verso investimenti sostenibili. In particolare, il regolamento stabilisce norme per:
- Garantire l’indipendenza e l’imparzialità dei rating.
- Promuovere metodologie trasparenti e rigorose.
- Rendere le informazioni sui rating ESG accessibili e comprensibili agli utenti finali.
Indipendenza e Imparzialità
Il regolamento obbliga i fornitori di rating ESG a prevenire conflitti di interesse che potrebbero compromettere l’integrità dei rating. A tal fine:
- Separazione delle attività: le società che offrono servizi di rating ESG devono mantenere una netta separazione rispetto ad altre attività, come consulenza, audit o gestione degli investimenti.
- Gestione dei conflitti di interesse: i fornitori devono adottare politiche chiare per identificare, mitigare e comunicare i conflitti di interesse, incluse relazioni personali o finanziarie con i soggetti valutati.
- Supervisione continua: l’Autorità Europea degli Strumenti Finanziari e dei Mercati (ESMA) vigilerà sul rispetto delle norme, con poteri di indagine e di imposizione di sanzioni.
Metodologie Trasparenti e Rigorose
Per garantire la qualità e l’affidabilità dei rating, il regolamento richiede che i fornitori adottino metodologie ben definite, basate su criteri oggettivi e verificabili. In particolare:
- Trasparenza metodologica: le metodologie utilizzate devono essere pubbliche e documentate in dettaglio, consentendo agli utenti di comprendere come vengono calcolati i rating.
- Revisione periodica: le metodologie devono essere riesaminate almeno una volta all’anno per riflettere gli sviluppi normativi e di mercato.
- Approccio alla doppia materialità: i rating devono valutare sia l’impatto dell’azienda sull’ambiente e la società, sia i rischi finanziari legati ai fattori ESG.
Accessibilità e Comprensibilità
Gli utenti finali, tra cui investitori e imprese, devono avere accesso a informazioni chiare e utili per prendere decisioni informate. Il regolamento prevede che:
- Comunicazione trasparente: i fornitori devono indicare chiaramente se il rating considera fattori ambientali, sociali e di governance separatamente o in forma aggregata, specificando le ponderazioni applicate.
- Limitazioni e ipotesi: devono essere esplicitati i limiti delle metodologie adottate, ad esempio se i dati disponibili sono parziali o se alcune dimensioni non sono state valutate.
- Piattaforma centralizzata: tutti i dati rilevanti devono essere accessibili tramite il Portale Europeo di Accesso Unico (ESAP), garantendo un facile accesso pubblico.
Perché è importante?
Il regolamento risponde a una serie di criticità che hanno caratterizzato il mercato dei rating ESG:
- Scarsa trasparenza: in passato, metodologie opache e difficili da confrontare hanno minato la fiducia degli investitori.
- Conflitti di interesse: slcuni fornitori combinavano attività di consulenza e rating, creando potenziali compromessi di imparzialità.
- Greenwashing: mancanza di norme ha consentito a imprese di promuovere credenziali di sostenibilità non supportate da evidenze.
Con queste misure, l’UE punta a rafforzare il ruolo dei rating ESG come strumenti affidabili per la transizione verso un’economia sostenibile e inclusiva.
Quando entra in vigore?
Il regolamento è stato pubblicato il 6 novembre 2024 e sarà applicabile dopo il periodo di adeguamento necessario. Tuttavia, i fornitori di rating ESG e le imprese che li utilizzano dovrebbero iniziare immediatamente ad allinearsi ai nuovi requisiti per evitare interruzioni operative.
Implicazioni per le imprese e i fornitori di strumenti di rating
- Per i fornitori di rating ESG:
- Necessità di adeguare le metodologie e garantire piena trasparenza sui processi.
- Maggiori obblighi di documentazione e comunicazione verso l’ESMA.
- Opportunità di migliorare la fiducia del mercato attraverso standard elevati.
- Per le imprese valutate:
- Possibilità di verificare i dati utilizzati per i rating e segnalare eventuali errori.
- Maggiore chiarezza sui criteri di valutazione, favorendo un dialogo più costruttivo con i fornitori di rating.
- Per gli investitori:
- Accesso a dati più completi e affidabili, riducendo il rischio di decisioni basate su informazioni fuorvianti.
Un mercato più trasparente per un futuro sostenibile
Il Regolamento UE sui Rating ESG rappresenta un punto di svolta per il mercato europeo della finanza sostenibile. Garantendo standard chiari e uniformi, l’UE rafforza la fiducia degli investitori e promuove un sistema economico più equo e trasparente.
Se sei un fornitore di strumenti di rating ESG o un’azienda che punta sulla sostenibilità, questo regolamento è un’opportunità per dimostrare il tuo impegno verso pratiche responsabili e trasparenti. Adeguarsi non è solo un obbligo normativo, ma anche un vantaggio competitivo in un mercato sempre più attento alla sostenibilità.