“Dialogo di Sostenibilità tra PMI e Banche” . L’importanza di questo documento

 

La sostenibilità non è più un’opzione: è una necessità. Per le PMI italiane, protagoniste indiscusse del nostro tessuto economico, il passaggio verso un’economia sostenibile rappresenta una sfida, ma anche una grande opportunità. È qui che entra in gioco il documento “Dialogo di Sostenibilità tra PMI e Banche”, un punto di riferimento per costruire un dialogo efficace con il sistema finanziario. Ma di cosa si tratta esattamente e come le PMI possono trarne vantaggio? Approfondiamo insieme.


Un ponte tra imprese e banche: cos’è il Dialogo di Sostenibilità?

Il Dialogo di Sostenibilità tra PMI e Banche è un documento redatto dal Tavolo per la Finanza Sostenibile, con l’obiettivo di facilitare la comunicazione tra le PMI e il sistema bancario su temi legati alla sostenibilità. Non è solo una guida tecnica, ma un vero e proprio strumento strategico per aiutare le imprese a raccogliere e comunicare dati ESG (Environment, Social, Governance) in modo semplice e standardizzato.

Immaginate una banca che deve valutare il rischio climatico delle proprie controparti o un investitore che cerca aziende sostenibili su cui puntare. Il documento offre alle PMI una struttura per fornire informazioni rilevanti, evitando richieste complesse o frammentate, spesso difficili da gestire per le piccole imprese.


Perché interessa alle PMI?

La sostenibilità non è solo una questione etica. È un elemento sempre più determinante per accedere al credito, attrarre investimenti e rafforzare la competitività sul mercato. Ecco cosa significa in termini pratici:

  • Maggiore accesso a finanziamenti: Le banche, seguendo le direttive europee, considerano i parametri ESG nella valutazione del merito creditizio.
  • Riduzione dei costi: Imprese più sostenibili possono beneficiare di agevolazioni e condizioni economiche migliori.
  • Resilienza e innovazione: La sostenibilità aiuta a mitigare i rischi e a pianificare investimenti in maniera strategica.

In sintesi, rispondere a questa chiamata non è solo un dovere nei confronti del pianeta, ma anche un’opportunità per garantire la continuità e il successo dell’impresa.


Cosa viene richiesto alle PMI?

Il documento suddivide le informazioni in cinque aree principali:

  1. Dati generali: Indirizzo, codice NACE, ruoli di governance e fatturato per unità operativa.
  2. Impegno climatico: Dati su consumi energetici, emissioni di gas serra e obiettivi di riduzione.
  3. Aspetti ambientali: Uso delle risorse, gestione dei rifiuti, impatto sulla biodiversità.
  4. Aspetti sociali: Politiche sui diritti umani, inclusione, formazione e salute dei lavoratori.
  5. Governance: Codici etici, anticorruzione e conformità normativa.

Alle micro-imprese vengono richieste informazioni prioritarie, semplificate, mentre per quelle più strutturate il dettaglio è maggiore.


Come raccogliere i dati richiesti?

La raccolta dei dati può sembrare complessa, ma il documento offre una guida chiara per semplificare il processo. Le PMI possono utilizzare:

  • Strumenti digitali: Sistemi di gestione aziendale o software di monitoraggio.
  • Dati già disponibili: Come bilanci, certificazioni energetiche e report interni.
  • Stime: In mancanza di dati precisi, è possibile fornire stime accompagnate da spiegazioni delle metodologie utilizzate.

Per garantire coerenza e trasparenza, è essenziale adottare un approccio organizzato, preferibilmente supportato da un team interno o un consulente esterno.


A chi serve il Dialogo di Sostenibilità?

Questo documento è una risorsa per:

  • PMI: Che vogliono migliorare il proprio dialogo con le banche e accedere a finanziamenti green.
  • Banche: Interessate a raccogliere dati ESG per rispettare le normative europee.
  • Investitori e stakeholder: Che richiedono sempre più trasparenza sui temi di sostenibilità.

Un documento in evoluzione

Al momento, il documento è in fase di consultazione e non ha carattere obbligatorio. Tuttavia, rappresenta un passo avanti verso l’adozione di standard europei, come il VSME ED dell’EFRAG, per la rendicontazione delle PMI. Si tratta di un’ottima occasione per prepararsi al futuro e guadagnare un vantaggio competitivo.


Cosa possiamo imparare come PMI?

Adottare le pratiche suggerite dal Dialogo di Sostenibilità non è solo un esercizio di conformità, ma un’opportunità per:

  • Pianificare meglio gli investimenti: Grazie alla comprensione dei rischi e delle opportunità ESG.
  • Differenziarsi sul mercato: Offrendo prodotti e servizi più sostenibili.
  • Creare valore: Non solo economico, ma anche ambientale e sociale.

Il momento di agire è adesso

La sostenibilità non è più un costo, ma un investimento. Grazie al Dialogo di Sostenibilità tra PMI e Banche, le imprese italiane hanno la possibilità di diventare protagoniste della transizione verso un’economia green, migliorando il proprio posizionamento competitivo e contribuendo a un futuro più equo e sostenibile.

Se sei una PMI, non aspettare. Usa questo documento come una guida per iniziare il tuo viaggio verso la sostenibilità. E ricorda: un passo avanti oggi può fare la differenza domani.

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