Negli ultimi anni, la sostenibilità è diventata un tema centrale per le aziende, spinta dalla crescente attenzione dei consumatori, dalle normative e dalla pressione degli stakeholder. Tuttavia, in molti casi, questa attenzione si traduce in pratiche superficiali, come l’acquisto di crediti di carbonio per compensare le emissioni, senza affrontare alla radice il problema. Questo approccio rischia di trasformare la sostenibilità in un esercizio di greenwashing, allontanandola dalla sua vera missione: un cambiamento sistemico che coinvolga governance, modelli di business e innovazione.
Il rischio del facile ricorso alla compensazione
Per molte aziende, la compensazione tramite crediti di carbonio rappresenta una scorciatoia per dichiararsi sostenibili, soprattutto nei mercati volontari. Questo approccio, sebbene apparentemente efficace a breve termine, presenta diverse criticità:
1. Greenwashing
Le aziende possono promuovere un’immagine “verde” acquistando crediti di carbonio, ma senza ridurre realmente le proprie emissioni. Questo comportamento mina la credibilità della sostenibilità come pratica autentica e può danneggiare la fiducia degli stakeholder.
2. Mancanza di innovazione
L’acquisto di crediti è spesso meno costoso e più semplice rispetto agli investimenti necessari per trasformare processi produttivi, adottare tecnologie pulite o passare a modelli di economia circolare. Di conseguenza, le aziende rimangono ancorate a sistemi inefficaci e non sostenibili.
3. Dipendenza dai crediti
Affidarsi alla compensazione crea una dipendenza economica e operativa, che lascia invariata la fonte primaria delle emissioni. Invece di ridurre il proprio impatto, le aziende continuano a produrre emissioni, limitandosi a “coprire” il problema.
Cosa significa davvero essere sostenibili?
Un approccio autentico alla sostenibilità richiede un percorso strutturato e impegnativo, che vada oltre le compensazioni:
- Misurare le emissioni
- Le aziende devono avere una chiara comprensione delle proprie emissioni dirette (Scope 1), indirette (Scope 2) e lungo la catena di fornitura (Scope 3). Solo con dati accurati è possibile pianificare interventi concreti.
- Ridurre alla fonte
- Le riduzioni reali sono il cuore della sostenibilità. Ciò significa:
- Migliorare l’efficienza energetica.
- Adottare energie rinnovabili.
- Ripensare i processi produttivi per ridurre lo spreco e l’impatto ambientale.
- Le riduzioni reali sono il cuore della sostenibilità. Ciò significa:
- Compensare solo le emissioni inevitabili
- La compensazione deve essere l’ultima risorsa, utilizzata per gestire quelle emissioni che non possono essere eliminate nel breve termine. Progetti di compensazione come il rimboschimento o il finanziamento di energie rinnovabili devono essere trasparenti e certificati.
Perché alcune aziende scelgono la compensazione invece della riduzione?
Le ragioni che spingono le aziende a preferire l’acquisto di crediti sono molteplici, ma spesso riflettono una mancanza di visione strategica:
- Costo: ridurre le emissioni richiede investimenti iniziali significativi, mentre i crediti possono essere una soluzione economicamente più accessibile nel breve termine.
- Pressione di mercato: dichiararsi “carbon neutral” rapidamente è spesso una risposta alle aspettative dei consumatori e degli investitori, anche a costo di scelte superficiali.
- Complessità tecnologica: ridurre le emissioni richiede competenze, innovazione e tempo, risorse che non tutte le aziende sono disposte a mettere in campo.
Come prevenire l’uso improprio dei crediti di carbonio?
Per evitare che la compensazione diventi una scappatoia, è fondamentale implementare sistemi rigorosi e incentivare le aziende a investire in sostenibilità reale. Ecco alcune proposte:
- Standard rigorosi
- Le aziende dovrebbero essere obbligate a dimostrare di aver adottato misure per ridurre internamente le emissioni prima di poter utilizzare i crediti di carbonio.
- I progetti di compensazione dovrebbero essere certificati secondo standard riconosciuti, come il Gold Standard o il Verified Carbon Standard (VCS).
- Prezzi più alti per i crediti
- I crediti di carbonio dovrebbero avere un costo tale da rendere economicamente più conveniente investire in riduzioni interne piuttosto che affidarsi alla compensazione.
- Trasparenza
- Le aziende devono comunicare con chiarezza i propri progressi nella riduzione delle emissioni, distinguendo tra riduzioni dirette e compensazioni, e garantire la tracciabilità delle loro azioni.
Un cambiamento culturale per la sostenibilità
Per rendere la sostenibilità una realtà e non un’etichetta, è necessario un cambiamento culturale nelle aziende. Questo significa:
- Integrare la sostenibilità nella governance aziendale, trasformando il modo stesso di fare business.
- Rivedere i modelli di business per ridurre il consumo di risorse, promuovere l’economia circolare e valorizzare l’intera catena del valore.
- Coinvolgere attivamente gli stakeholder, educando consumatori, investitori e dipendenti sull’importanza di strategie di sostenibilità autentiche.
Conclusione
La sostenibilità non può essere un semplice slogan né una scusa per giustificare la mancanza di cambiamenti reali. Compensare le emissioni non è sbagliato, non intendo affermare questo, anzi, ben vengano tutte le azioni che ci permettono di apportare un miglioramento al nostro pianeta ma questa attività deve essere parte di una strategia complessiva, non una soluzione unica.
Le aziende che puntano solo sulla compensazione rischiano di perdere nel lungo termine, sia in termini di reputazione che di competitività. La sostenibilità autentica è una trasformazione profonda, una strada che richiede investimenti, innovazione e visione, ma che porta con sé benefici duraturi per il pianeta e per le generazioni future.