CSRD e ESRS: le risposte della Commissione Europea per una rendicontazione ESG completa e trasparente

La Commissione Europea ha recentemente pubblicato un documento nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (C/2024/6792), che chiarisce molte delle domande legate alla rendicontazione di sostenibilità secondo i principi europei (ESRS, European Sustainability Reporting Standards). 

Si tratta di una serie di FAQ (domande frequenti) pubblicata dalla Commissione Europea per chiarire:

  • L’applicazione pratica delle normative europee legate alla rendicontazione di sostenibilità.
  • Il ruolo degli ESRS, obbligatori per le aziende soggette alla Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive).
  • Il collegamento con altre normative, come la Direttiva 2013/34/UE, il regolamento SFDR e il regolamento sulla trasparenza (UE 537/2014).

In sintesi, questo documento serve come guida interpretativa per aziende e stakeholder coinvolti nell’implementazione delle normative europee sulla sostenibilità.


2. Cosa c’è scritto?

Il documento fornisce:

  1. Chiarimenti normativi:
    • Come applicare le disposizioni giuridiche delle normative europee sulla rendicontazione ESG.
    • Quali sono i requisiti per le aziende nell’uso degli ESRS.
  2. Ruolo degli ESRS:
    • Gli ESRS sono standard sviluppati dall’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) e approvati dalla Commissione Europea.
    • Definiscono come le aziende devono rendicontare i loro impatti ambientali, sociali e di governance (ESG) in modo uniforme e standardizzato.
  3. Integrazione normativa:
    • Collegamento tra gli ESRS e altre normative, come la CSRD e il regolamento SFDR per il settore finanziario.
  4. Indicazioni per le aziende:
    • Cosa devono fare per garantire la conformità normativa e come utilizzare i principi ESRS nei loro bilanci di sostenibilità.

3. A cosa serve?

Questo documento ha l’obiettivo di:

  • Chiarire l’applicazione delle normative: aiutare le aziende a interpretare e applicare correttamente le nuove regole sulla rendicontazione ESG.
  • Promuovere la trasparenza: standardizzare il modo in cui le aziende europee rendicontano i loro impatti ESG, rendendo i dati più comparabili e comprensibili.
  • Facilitare la compliance: fornire istruzioni dettagliate per agevolare la conformità delle aziende alle normative europee.
  • Sostenere il settore finanziario: aiutare le istituzioni finanziarie a valutare i rischi e le opportunità ESG attraverso dati più precisi e affidabili.

4. A chi serve?

Il documento è rivolto a:

  1. Grandi aziende europee:
    • Soggette alla Direttiva CSRD e obbligate a rispettare gli ESRS.
  2. PMI incluse nella supply chain:
    • Anche se non direttamente soggette alla CSRD, molte PMI saranno coinvolte dalle richieste di dati ESG da parte delle grandi aziende.
  3. Istituzioni finanziarie:
    • Interessate ai dati ESG per valutare investimenti sostenibili (regolamento SFDR).
  4. Consulenti e revisori:
    • Coinvolti nell’implementazione e verifica della rendicontazione ESG.
  5. Stakeholder pubblici e privati:
    • Inclusi investitori, ONG e governi, che utilizzano i dati ESG per decisioni strategiche.

5. Cosa è importante comprendere?

  1. Gli ESRS sono obbligatori:
    • Le aziende soggette alla CSRD devono utilizzare questi standard per rendicontare le loro performance ESG.
  2. Approccio integrato:
    • Gli ESRS sono progettati per allinearsi con altre normative europee, evitando duplicazioni e garantendo coerenza.
  3. Focus sulla trasparenza:
    • Le aziende devono fornire informazioni precise, standardizzate e verificabili sui loro impatti ESG.
  4. Implicazioni per la governance aziendale:
    • La sostenibilità non è più un aspetto “volontario”, ma diventa parte integrante della gestione aziendale.
  5. Coinvolgimento delle catene di fornitura:
    • Le grandi aziende dovranno raccogliere dati ESG anche dai loro fornitori, coinvolgendo indirettamente le PMI.

6. Perché è rilevante?

Questo documento rappresenta una guida essenziale per le aziende e gli stakeholder che operano nell’Unione Europea, aiutandoli a navigare nel complesso quadro normativo della sostenibilità. La sua importanza risiede nella:

  • Standardizzazione: introduce regole chiare per la rendicontazione ESG.
  • Compliance normativa: aiuta le aziende a evitare sanzioni o rischi reputazionali.
  • Supporto alla transizione ecologica: promuove una gestione responsabile e sostenibile delle attività aziendali.

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